Una grandissima Azzurra, davanti al proprio pubblico, batte la fortissima Alcamo con il risultato di 49-46 in gara due (gara uno 60-62 per Azzurra) e vola in semifinale dove ad attenderla ci sarà, con tutta probabilità, il Ducato Lucca. Campionato concluso per le sicule. Mai nessuna squadra orvietana era arrivata così in alto.
Alla fine l’ha spuntata la grande forza di Azzurra. Alcamo chiude a Porano la propria stagione e torna a casa con una grande amarezza, ma anche con la consapevolezza di aver giocato un’ottima gara. Una gara che ha visto in campo due formazioni equivalenti. Una, quella orvietana, con mezza semifinale in tasca ha giocato come se tutto ricominciasse da zero, l’altra, quella sicula, ha giocato come se quella del PalaPorano fosse l’ultima spiaggia, dando tutto e anche di più. Ma non è bastata una Caliendo formidabile e pressochè imprendibile a dare il giusto senso alla gara di Alcamo. Il giusto senso è andato nelle gambe della Ceprini, con ottime giocate, felici assist, ottima difesa e su tutto una stratosferica Calamai. La vittoria su Alcamo e il passaggio alla semifinale, risultato storico per Azzurra e per Orvieto, è però il frutto di una prestazione corale senza precedenti. Un meccanismo che si è opposto fin da subito al grande agonismo delle sicule, venute per vincere con una squadra che mai ha nascosto il proprio obiettivo di primato.
Quando nel secondo quarto Alcamo ha preso il largo Azzurra aveva due scelte, cadere a pezzi, o tenere duro e cercare di contrastare il gioco spesso durissimo delle ragazze di Caboni. Pezzi in giro sul parquet del PalaPorano non se ne sono visti. Si è vista invece una manciata di leonesse, cattive al punto giusto, corrette, ma implacabili, talvolta sfinite, senza fiato, ma mai senza cuore. Un cuore che a questo punto le ripaga di tanta fatica e di tanti minuti nelle gambe, una infinità. Minuti che pesano e che fanno male, ma anche minuti in cui Azzurra sa bene di aver dato quanto possibile e a volte pure qualche frammento di impossibile. A dirigere la sinfonia un Bondi oggi spesso duro con le sue, nervoso, a tratti impulsivo nei cambi ma forse in questo ha vinto su Caboni, sul giocare di testa ma anche di cuore, valutando sul momento e sull’onda delle sensazioni ciò che era meglio fare. E tenere a bada un team che da matricola arriva a disputare la semifinale di A2, ormai a poche gare da un eventuale, futuribile, ma innominabile salto nell’olimpo del basket, non deve essere facile.
La gara si è giocata punto a punto, nessuna delle due ha mai perso di vista l’altra squadra, 40 minuti di rincorsa del punto, e match incerto fino alla fine. Neppure gli undici secondi finali, con Azzurra avanti di tre, – e tutto il pubblico finalmente numeroso in piedi, – hanno permesso di tirare il fiato. Alcamo ha cercato la tripla fino all’ultimo, sperando in un over time che avrebbe potuto ridarle ossigeno puro. Ma quando Bonafede ha intercettato le idee dell’attacco siculo, ha preso con sé la palla e si è data alla fuga verso la vittoria, allora non ce ne è stato più per nessuno.
Ha vinto Azzurra, ha vinto la novità, ha vinto la testa di un gruppo che è passato per tanti infortuni quest’anno, che ha giocato con i piedi fasciati dal dolore, che ha saputo reinventarsi ogni volta ma restare sempre quello che è, ovvero un grande gruppo di professionisti. E ora? Ora Lucca. Anche se le toscane oggi devono ancora giocare la loro gara due a Chieti, un Chieti che però non appare in grado di fermare la corazzata Diamanti che ha già vinto gara uno per 63-37. Una settimana per riprendere fiato (la gara uno è in programma domenica 25), e poi sarà di nuovo grande basket. Le orvietane avranno di fronte la capolista, grande forza del girone, uno squadrone che punta in alto. Ma anche Alcamo puntava in alto.
La cronaca
La gara parte subito con Alcamo in avanti, Azzurra frena ma studia, segue con attenzione il grande movimento messo in campo da Caboni. Yordanova non sbaglia dalla lunetta e riaggancia le sicule sull’8-10. Consoli prima e Costa poi supportano un ottimo spunto di Calamai che però si infrange sulle maglie serrate di Caliendo e compagne. Ma è ancora Calamai che con una bordata da tre riporta avanti le orvietane e fissa il 12-11. Ci prova anche Bonafede a bucare l’attenta difesa sicula ma i suoi ingressi di potenza non le portano i frutti sperati. Intercetta Tripalo a metà campo, assist per Yordanova e la bulgara mette dentro sulla sirena il canestro del 15-11.
Bondi manda nella mischia Fantauzzi per Calamai e Fornaro per Bonafede. Le sicule aumentano l’intensità, e i falli. Grazie ad una tripla allungano il passo verso un primo 15-19 da tenere sotto occhio. Bondi chiama tutti a raccolta e reimposta. Ma Alcamo prende il largo. 15-23. Azzurra appare in difficoltà. Qualche meccanismo appare saltato, dentro Spirito. Consoli riesce a smuovere il tabellone per le orvietane solo sul finale di frazione. Calamai e Yordanova sono senza fiato, hanno corso davvero tanto e hanno subito tanti falli da parte delle coriacee sicule. Fantauzzi lascia punti preziosi in lunetta e cala l’intensità orvietana. Rientra Bonafede. Esce Consoli. Fornaro su suggerimento di Calamai insacca il 19-25, Fantauzzi subisce fallo e dalla lunetta sale a 20-25. Bonafede in lunetta non perdona e 22-25. Frazione tesissima, si è capito che si è ad una svolta, o dentro o fuori gara. Alcamo si ferma sui 24 secondi. Fallo su Fantauzzi e lunetta che riaccende la gara per le orvietane che tornano in partita. 23-25 e si va al riposo lungo.
Si riparte con velocità, Fornaro serve Calamai che timbra il 25 pari. Si ricomincia. Nikagbatse inizia a creare molti spunti per le compagne e sale a 29. Bonafede si incarta, c’è tutta la difesa sicula su di lei, Bondi la chiama in panca e reiserisce Yordanova. Ancora tanti falli e tanto agonismo in campo. Ancora una cavalcata per Calamai, ancora fallo su di lei e ancora tiri liberi. 28 punti per Azzurra. 32 per Alcamo. Le ragazze di Caboni imbrigliano le giocate di Calamai e Yordanova ma non riescono a bucare la difesa Azzurra e il tabellone si muove lento. Fornaro aggancia un ottimo pallone e lancia Yordanova che timbra da tre e riporta Azzurra ad un punto. Ancora Yordanova aggancia il 32 pari. E ancora Yordanova autrice di un grande passaggio a Fornaro che sotto canestro non sbaglia e e riporta le sue in vantaggio. 34-32. Prima Fornaro e poi Consoli fermano di potenza un paio di attacchi siculi. E’ una guerra tra regine in campo, senza esclusione di colpi e senza gentilezze. Si chiude con i tiri liberi di Yordanova, 35 e 36. Ma Alcamo è a un punto, non molla nessuno.
Quarta frazione e niente di deciso. In campo Bondi usa al meglio le rotazioni possibili, c’è stanchezza ma anche tanta voglia di vincere. Punti su punti da ambo le parti. Calamai centra il canestro del punto numero 40. Alcamo è a 39. Bonafede torna in campo. Frazione da tiro libero, i falli ormai la fanno da padroni, ci si sta giocando tutta una stagione, la tensione è alta e le entrate di potenza trovano rimedi forti ma efficaci. Yordanova in lunetta riporta il tabellone in parità. 44 -44. A meno di due minuti dalla sirena finale il risultato è 45-44. Caboni non ci sta a perdere, chiama a raccolta le sue e tenta il tutto per tutto. Tutto per tutto che passa per il fallo su Bonafede. Nelle mani della giocatrice della Nazionale c’è la semifinale per Azzurra. Dalla lunetta aggancia prima il 46 pari e poi il numero 47. 37 secondi sono ciò che separa Azzurra dalla storia. Alcamo perde palla sui 24 secondi, Azzurra non la fa muovere. Grande concentrazione in campo un errore in questo momento si pagherebbe caro. Calamai va in lunetta, silenzio assoluto, punto 48 e 49. Il PalaPorano sente tutto il peso di questi ultimi centri. Mancano 11 secondi, time-out spezza tensione per le due compagini, 49-46, Caboni vuole la tripla. E vuole l’overtime. Ma Bonafede c’è, strappa la palla all’ultimo assalto siculo e corre via verso centro campo. Tutti in piedi, signore e signori Azzurra è la prima semifinalista nel girone B, stagione 2009/2010, play-off verso la A1. Stiamo sognando? Chi se ne importa … continuiamo così.
Le interviste del dopo gara
Ceprini Costruzioni Orvieto – Gea Magazzini Alcamo 49 – 46
(15-11) (23-25) (36-35)
CEPRINI COSTRUZIONI ORVIETO: Calamai N. 14 , Fantauzzi M. NE , Fantauzzi G. 2 , Tripalo L. 2 , Yordanova R. 19 , Bonafede M. 4 , Fornaro D. 4 , Costa R. , Spirito L. 2 , Consoli B. 2 . All. Bondi Angelo
GEA MAGAZZINI ALCAMO: Caliendo A. 16 , Magaddino E. , Iuliano S. , Belfiore G. 2 , Gaglio A. 2 , Pavia E. 4 , Miccio L. 6 , Laffi E. 7 , Cucchiara D. , Nikagbatse R. 9 . All. Caboni Giuseppe
ARBITRI: Giorgio Maria Chilà, Giuseppe Scarfò
NOTE: Ceprini Costruzioni Orvieto tiri liberi 19/29 (65,5%), Gea Magazzini Alcamo tiri liberi 9/14 (64,3%)
Azzurra – Alcamo |
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