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Addio serie A. La Coar punto e a capo

Termina sul campo del Thiene, nell’ultima giornata del campionato di serie A2, l’avventura della COAR Orvieto nell’olimpo del calcio a cinque. Il team orvietano ha vissuto una stagione difficile, ha lottato contro i mulini a vento e ha resistito, andando avanti, guardando il campionato dal fondo di quell’ultimo posto vissuto con la consapevolezza di chi sa di aver dato l’anima.

Era cominciato tutto con la grande estate 2009, una storica promozione e l’approdo, in settembre, in serie A2, anticamera non troppo lontana del calcio a cinque che conta. Davanti una stagione che nessuno si immaginava rosea, da matricola, contro le grandi protagoniste, i grandi palcoscenici, il giro della nazionale. Ma la squadra messa insieme dal presidente Lorenzo Anselmi e dal suo staff tecnico aveva tutte le carte in regola per affrontare tutto questo. Poi il buio. Problemi, difficoltà economiche, incomprensioni, la voglia di tener duro nonostante tutto. I giocatori se ne vanno, uno dopo l’altro. Occorre prendere una decisione e alla svelta: abbandonare, perdere il titolo e ricominciare da zero, o tenere duro, terminare al meglio la stagione, retrocedere, e con il mano il titolo di serie B tornare a riveder le stelle. Anselmi, forte di uno tra i vivai più importanti nel mondo giovanile del calcio a cinque umbro, manda in campo i giovani della Under 21. Davide contro Golia. Non arrivano i risultati ma arriva la grinta, l’esperienza, il grande bagaglio che questi ragazzi porteranno per sempre con loro.

Un’occasione d’oro per i giovani orvietani della COAR, un momento da non perdere, per crescere, misurandosi contro team blasonati che fanno terra bruciata intorno. Nicolò Aldi segna 10 gol in serie A2. Da Under. Dragoni e Pantarelli trascinano i compagni, arrivano sconfitte più che dignitose, senza arrendersi mai e giocando contemporaneamente anche nel campionato Under 21, dove arrivano alla soglia dei play-off. “La nostra è stata una esperienza incredibile, – afferma Lorenzo Anselmi, patron COAR, – comunque sia andata ci resta un ricordo positivo. Oggi in campo ci sarà anche un pizzico di emozione, lasciamo la serie A ma a testa alta. I ragazzi hanno tutti onorato la maglia che indossano, tutti hanno condotto un campionato che avrebbe potuto schiacciarli, e invece si sono dimostrati forti, sicuri. L’esperienza in serie A, li ha forgiati, un’esperienza di cui dovranno far tesoro. Un miracolo sportivo di cui siamo orgogliosi.”

Si torna in serie B. “Ricominciamo da loro, – continua Anselmi, – dai ragazzi che hanno permesso alla Coar di non mollare; ricominciamo da Mariano Lima, che più di tutti ha dimostrato l’attaccamento alla maglia, tecnico di indiscusso valore ma anche grande uomo”. Dunque si ricomincia, si tira una linea sull’esperienza in A2 e si riparte per disegnare la COAR del futuro. “Piedi per terra, nessun passo più lungo della gamba, forse qualche nome nuovo, vedremo”. Sono queste le ultime parole del presidente, le ultime dette in serie A. Punto e a capo.

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