Dopo il brutto KO rimediato a Monteriggioni, l’Orvietana veleggia ora nelle acque assai poco tranquille dei play-out. Nulla ha potuto finora l’atmosfera festosa del centenario sulla stagione biancorossa e si rischia, a questo punto, di dover soffiare le cento candeline su una torta dal sapore decisamente amaro. Domenica, nella sesta giornata di campionato in serie D, girone E, arriva al “Muzi” la Pontevecchio di mister Spazzoni per un derby umbro in cui entrambe le compagini vogliono trovare punti. Mentre all’andata era finita 1-1, stavolta la spartizione equa non attira nessuno ed entrambe le panchine – sulla locale torna Fabrizio Fratini dopo la squalifica, – mirano all’intero bottino. In casa Orvietana, la settimana di allenamenti in vista del derby non ha dato grosse rassicurazioni sulla forma dell’intero team. Schicchi, Ingrosso, Ciccone, Cersosimo e Rovella sono stati sottoposti a “lavoro differenziato” e solo nelle ultime sedute di rifinitura sono tornati ad allenarsi con il gruppo. Avevano più o meno piccoli problemi muscolari e sono stati lasciati a riposo per poter essere recuperati tutti domenica. Pare certa la loro presenza in campo anche se non in forma smagliante. Seguirà le manovre dalla tribuna invece Di Maio, fermato per una gara dalla scure del giudice sportivo.
A questo punto, a meno di defezioni dell’ultima ora la probabile formazione di domenica potrebbe vedere S. Nulli tra i pali, Pugnali, Ciccone, Schicchi, Bronchi, Cersosimo, Ingrosso, Ciani, Falanga, Rovella, Rispoli. “Si tratta per noi di una gara importantissima, – dice Fratini. Non ci sono preoccupazioni di sorta nello spogliatoio perché c’è consapevolezza che quella che ci sta dando filo da torcere possa essere una crisi di risultati, non certo di gioco.” Tra gli ospiti, che a guardare le statistiche negli ultimi anni hanno sempre perso al Muzi, non saranno in campo gli squalificati Schettino, e il centrocampista Cecchini. Per entrambe le squadre una vittoria vorrebbe dire punti preziosissimi verso la salvezza, così come perdere potrebbe voler dire per i perugini iniziare a preoccuparsi, e per gli orvietani cominciare a salutare le ultime carrozze disponibili sul treno in corsa verso la zona franca.
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