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Orvietana al piccolo trotto, Fratini le manda a dire ai contestatori

Gara senza emozioni, lo 0-0 rispecchia il poco che si è visto, qualcuno dalla tribuna contesta i cambi di Fratini che risponde snocciolando cifre e numeri dei 4 anni alla guida dei biancorossi e si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

Novanta minuti di nulla… o quasi. Definire scialbo lo 0-0 tra Orvietana e Scandicci è poco. Ospiti scesi a Orvieto con il chiaro intento di strappare il punticino che fa classifica, Orvietana che si rende pericolosa con qualche calcio piazzato, ma che alla lunga si adegua alla filosofia dei toscani. Solo nel primo tempo i ragazzi di Fratini hanno provato a rendersi pericolosi grazie ad alcune palle inattive, corner e calci di punizione hanno scaturito diverse mischie in area davanti a Cappelli ma mai che una delle tante maglie biancorosse sia riuscita ad arrivare prima dei difensori fiorentini. Tra le fila biancorosse mancava Cersosimo, è vero, assenza pesante anche se nella precedente sconfitta di Calenzano, il centrocampista non aveva certo brillato. Fratini allora piazza Gamma in mediana e preferisce Chirieletti a Pugnali in difesa. Per il resto solito schieramento con Rovella punta centrale in mezzo a Falanga e Rispoli. Lo Scandicci è privo dello squalificato Gucci, ma ha il capocannoniere del giorne Serrotti. Chirieletti e Gamma sono gli unici che provano a giocare palla a terra, ma Rovella, abile spesso a tenere sotto pressione la difesa avversaria, non riesce però altresì a farsi trovare dai compagni.

Dall’altra parte per novanta minuti Nulli non si è mai dovuto impegnare in una parata. Solo un tiro di Fontanelli in avvio poteva rendere dei grattacapi al portiere orvietano, ma ci ha pensato Chirieletti a sventare tutto. Se il primo tempo aveva regalato poche emozioni, la ripresa è buio pesto. Bisogna attendere venti minuti per vedere una squadra che riesca a penetrare nell’area avversaria: è Ciani il protagonista, ma la sua conclusione da posizione defilata è ben parata da Cappelli. Alla mezz’ora, dall’ennesimo calcio d’angolo, una rovesciata al volo di Rispoli viene intercettata dalla difesa, la palla finisce a Falanga che ancora non trova la porta. Lo Scandicci chiuderà con una sola sostituzione, mentre tanti in tribuna aspettano le mosse di Fratini. Che gli ospiti puntino al pareggio è ormai chiaro a tutti, che ci punti anche l’Orvietana in pochi ci vogliono credere, ma quando Fratini toglie Rovella per Tommassoni anche gli ottimisti cambiano idea. A dieci minuti dal termine arriva l’ultima emozione che avrebbe potuto beffare l’Orvietana. Proprio il più atteso, il bomber Serrotti, si ritrova a concludere al volo da fuori area: Nulli chiuderà lo stesso la gara senza parate solo perché il tiro di Serotti termina alto di un soffio.

SPOGLIATOI

Dalla tribuna qualche spettatore critica i cambi di Fratini, quasi ad accusarlo di non voler provare a vincere la partita, il tecnico dell’Orvietana, con calma e tranquillità spiega così le sue scelte:

“Per come la vedo io questa è stata una gran bella partita, giocata palla a terra da entrambe le squadre, nel primo tempo abbiamo avuto due o tre occasioni in cui potevamo sbloccare il risultato, poi nella ripresa siamo rimasti un po’ sulle gambe e abbiamo concesso troppo campo, per quanto riguarda i cambi stavamo perdendo energie a centrocampo, mi serviva un giocatore che tenesse più impegnati gli avversari in quella zona, quindi Tommassoni era l’uomo giusto, per quanto riguarda invece Gamma non giocava da tempo tutti i novanta minuti, ha speso tanto ed era giusto dargli fiato”

Cambi che non sono piaciuti a parte del pubblico. “Pensare che per vincere la partita bisogna tenere dentro tutti gli attaccanti è un errore – prosegue Fratini che poi sottolinea- qualcuno si lamenta ma ricordiamoci che questo gruppo, da quando sono io a Orvieto, ha prima giocato i playoff, quindi fatto il record di punti in D in 100 anni di questa società e mai giocato i playout per tre anni e speriamo che questo sia il quarto di fila, ripeto in 100 anni di storia mai l’Orvietana aveva avuto quattro anni consecutivi a questi livelli, invece qualcuno tra il pubblico sembra che sia abituato a chissà quali palcoscenici, bisogna essere realisti ci sono anche gli avversari, lo Scandicci ha giocato bene e il risultato si spiega così”.

Dall’altra parte Gutili si dice soddisfatto del punto conquistato. “Per tutta la gara le difese hanno sempre avuto la meglio, tra tutte e due le squadre si faceva a chi aveva più difficoltà a cercare la porta, abbiamo un po’ rischiato su qualche palla inattiva nel primo tempo, poi complice anche la stanchezza i ritmi sono calati e nella ripresa poco è successo, è un punto importante per mantenere tranquilla la nostra classifica, prima ci guardiamo alle spalle poi tutto quello che viene è di guadagnato”.

 ORVIETANA – SCANDICCI 0-0

ORVIETANA (4-3-3): Nulli S.; Chirieletti, Di Maio, Schicchi, Bronchi; Gamma (37’st Pugnali), Ingrosso, Ciani; Falanga, Rovella (31’st Tommasoni), Rispoli. A disp.: Pasquini, Nulli F., Ciccone, Fattorini, Muccifori. All.: Fratini.

SCANDICCI (4-3-1-2): Cappelli; Gabrielli, Di Francisca, Spampani, Panelli; Galardini, Fedi, Fusi (29’st Barnabani); Serrotti; Fontanelli, Tumminaro. A disp.: Ferraioli, Battenti, Modesti, Pane, Basso, Fattoracci. All.: Gutili.

ARBITRO: Caravita di Cosenza (Viola di Bari e Squarcia di Roma)

NOTE: Spettatori circa 200, ammoniti: Ciani, Schicchi (O); Panelli, Serrotti (S). Angoli: 7-3 per l’Orvietana. Recupero: pt: 2’, st: 3’.

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