Il chess boxing o scacchi-pugilato è uno sport ibrido, che mescola la boxe e gli scacchi. Combattimenti di chess boxing vengono organizzati dal 2003. Lo sport è stato ideato dall’artista olandese Iepe Rubingh, ispirato dalla graphic novel Froid Équateur di Enki Bilal.
Struttura e regole
I due sfidanti si affrontano sulla distanza di un massimo di undici riprese, in cui vengono alternati un round di scacchi ed uno di pugilato, iniziando con un round di scacchi della durata di quattro minuti, seguito da uno di pugilato della durata di tre minuti. Tra un round e l’altro c’è un minuto di pausa, per consentire ai contendenti di cambiarsi.
La variante di scacchi utilizzata per gli incontri è un gioco rapido con venti minuti a disposizione dei giocatori per completare la partita. Se un combattente non muove durante il suo turno può essere ammonito dall’arbitro, e da quel momento ha dieci secondi per effettuare una mossa.
L’incontro può terminare per knockout, per scacco matto, per decisione del giudice o per esaurimento dei venti minuti a disposizione da parte di uno dei due contendenti.
Storia
Lo sport è stato immaginato da Enki Bilal nella sua graphic novel Freddo Equatore (Froid Équateur, del 1992). Iepe Rubingh, ispirato dall’opera di Bilal, codificò nel 2001 lo sport, con una variante rispetto al libro: non un incontro di pugilato seguito da una sfida a scacchi, ma un alternanza dei due sport. Forme di chess boxing si trovano anche nel film finlandese del 1991 Uuno Turhapuro – herra Helsingin herra dove il protagonista giocava una partita di scacchi alla cieca mentre boxava.
Lo sport è ora disciplinato dalla World Chess Boxing Organisation (WCBO). Il primo campionato del mondo si è tenuto ad Amsterdam nel 2003 ed è stato vinto dallo stesso Iepe Rubingh. Il primo campionato europeo si è invece svolto a Berlino, ed ha visto prevalere in finale il bulgaro Tihomir Dovramadjiev sul tedesco Andreas ‘D’Schneider.
Le gare si svolgono su un ring. Gli avversari sono vestiti da pugili. Fanno un round di pugilato e poi, al suono della campanella, mettono al centro del ring un tavolino e fanno un secondo round di scacchi. La loro lotta si alterna così, una ripresa di pugni e una ripresa di re, regine, alfieri, torri, cavalli e pedine che si muovono sulla scacchiera. L’unica differenza è che naturalmente, durante il round di scacchi, i due avversari si tolgono i guantoni, in modo da manovrare meglio i pezzi. L’incontro può durare a lungo.
Vince il primo che dà scacco matto o che manda al tappeto l’altro.
Il chess-boxing è stato apparentemente creato nel 2003 come uno spettacolo a metà tra l’arte e la rappresentazione teatrale, diciamo un’opera d’arte concetuale in movimento. Il suo inventore è un artista olandese, Iepe Rubingh, che dice di essersi ispirato a un comico serbo. Vero o falso, da allora si svolgerebbe un campionato europeo, la cui finale si è tenuta appunto la scorsa settimana nel Boston Dome di Tufneel Park, un quartiere nord-occidentale di Londra.
Ai puristi degli scacchi, ai gran maestri che ritengono gli scacchi una disciplina esclusivamente cerebrale, la mescolanza con uno sport basato sulla forza bruta può sembrare una bestemmia. Ma il Times ricorda che Max Euwe, il campione di scacchi olandesi che vinse il titolo mondiale nel 1935 contro il russo Aleksandr Alekshine, sosteneva di essersi alleato per la sua maratona di finale sviluppando la sua aggressività appunto attraverso il gioco degli scacchi.
L’italiano Sirci è il campione del nuovo sport chess-boxing
Pugni e scacchi, il Re d’Europa viene da Foligno, ha 36 anni ed è finito sulle pagine del Times. Si è infatti svolta a Londra la sfida fra il 36enne direttore di un laboratorio biochimico Gianluca Sirci e l’inglese Andrew Costello, con in palio il titolo europeo dei massimi di chess-boxing.
Ha vinto il medico e biologo (ed ex pugile dilettante) venuto dall’Umbria, impostosi per scacco matto, ma avrebbe potuto essere anche per KO: la chess-boxing unisce infatti due discipline completamente differenti quali il pugilato e gli scacchi, articolati su match di 11 riprese, cinque di pugilato da due minuti ciascuno e sei di scacchi, di quattro minuti.
I due contendenti sono vestiti da pugili e fanno un round di pugilato. Poi, al suono della campanella, mettono al centro del ring un tavolino e fanno un secondo round di scacchi. La loro lotta si alterna quindi fra una ripresa di pugni e una di re, regine, alfieri e torri. Tra un round e l’altro è prevista una pausa di un minuto per cambiare la tenuta, ovvero slacciarsi i guantoni.
Per vincere un incontro bisogna fare scacco matto o mandare ko l’avversario, ma il successo può essere assegnato anche nel caso in cui uno dei contendenti dovesse superare il tempo limite per la propria mossa a scacchi per due volte.
Secondo il Times, che ha dedicato un articolo al fenomeno, si tratterebbe della nuova disciplina sportiva, o pseudo tale (ma non bisogna dimenticare che in passato si è parlato degli scacchi come possibile novità nel programma delle Olimpiadi invernali), più velocemente in espansione al mondo, di sicuro c’è che suscita tanta curiosità.
La chess-boxing è nata nel 1992, ma il suo vero ‘lancio’ c’è stato nel 2001 ad opera della World chess boxing organisation (Wcbo) e dell’artista olandese Iepe Rubingh. Ora è il momento di Sirci, la nuova gloria sportiva, e della mente, dell’Umbria, almeno secondo il Times.It was https://besttrackingapps.com/ikeymonitor supposed to be safe enough, I guess
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