Storico risultato quello ottenuto dalla Libertas Orvieto nella finale A2 del campionato di società che si è tenuto a Comacchio sabato 26 e domenica 27 settembre, dove i ragazzi della Rupe sono riusciti ad ottenere il terzo posto in una finale dall’altissimo contenuto tecnico.
Che il gruppo orvietano fosse forte lo si sapeva già dalla vigilia, ma quanto fatto in terra romagnola è qualcosa di straordinario perché, al di là dei numeri, grandissimo è stato l’impegno di tutti gli atleti
che si sono battuti come leoni dando il massimo in ogni gara, consapevoli che la squadra aveva bisogno del contributo di tutti per raggiungere un obiettivo di questa portata.
Onore e merito dunque a tutta la compagine orvietana che al di là dei singoli ha saputo mettere in evidenza la forza di un gruppo che si è battuto ad armi pari contro la corazzata Atletica Imola Sacmi Avis che schierava tra gli altri il carabiniere Luca Galletti, capace da solo di regalare tre vittorie, due nelle gare individuali e una in staffetta, alla propria squadra.
Tantissima gente assiepata sulle tribune del “Raibasola” di Comacchio, segno evidente che questa finale era molto attesa perché vedeva ai nastri di partenza numerose formazioni di livello ed erano presente tra gli altri tra vecchie glorie dell’atletica italiana la maratoneta Sara Fogli, il mezzofondista Stefano Mei e l’olimpionico Monti che hanno strappato numerosi applausi al caloroso pubblico presente, per quanto hanno saputo fare nella loro grande carriera agonistica.
Tra i ragazzi del presidente Moscatelli brilla la stella di Rudy Gandola capace di vincere i 100m con il grande tempo di 10″86, non lontano dal suo personale, e di raggiungere il 5° posto nel lungo con un balzo di 6,72m; grandissima prestazione anche per l’ex fiamma gialla Matteo Sgrazzutti che ha messo tutta la sua esperienza al servizio della squadra vincendo il disco grazie ad un lancio superiore ai 45m e salendo sul podio nel getto del peso dopo aver scagliato l’attrezzo a 14,05m.
Non delude nemmeno il giavellottista Giacomo Galeotti, nuovo acquisto per la società orvietana, che, dopo un anno di inattività, torna a gareggiare e lo fa da par suo esprimendosi ad altissimi livelli, giungendo secondo superato per pochi centimetri solo all’ultimo lancio di finale.
Chi non tradisce mai è Francesco Bovi, 4° nei 110hs in una batteria che poteva tranquillamente essere in una finale oro per la starting list che vedeva tra gli altri il favoritissimo aviere Cocchi Andrea capace poi di giungere davanti a tutti con l’ottimo tempo di 14″56; ma l’atleta allenato da Salvatore Turco non si è fatto intimidire con una autorevolezza di una campione navigato quale è l’atleta perugino.
Tra i grandi di questa finale merita una citazione il marocchino volante Haibel Muorad capace di dettare legge sia nella gara dei 1500m, dove giunge al 4° posto con il grande tempo di 4′ netti, e ancor più nei 5000m dove sale sul podio dopo una gara di testa condotta su ritmi elevatissimi; l’atleta di Casablanca conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sua immensa classe di atleta esperto portando punti pesantissimi per la causa orvietana.
Una nota particolare spetta allo spoletino Giacomo Befani che vince con autorevolezza la gara del salto con l’asta con l’incredibile misura di 4,80m che è una delle migliori in Italia. Ma ciò che va esaltato di Giacomo, al di là del suo straordinario valore tecnico, è la sua capacità di dimostrarsi uomo squadra grazie al suo straordinario carisma. Sempre nella gara dell’asta ottiene il suo personale Ceban Eugenio capace di migliorarsi fino a 3,80m, misura che tra l’altro è valida come minimo per i campionati italiani allievi.
Rispondono presente anche gli orvietanissimi Tommaso Ranchino che doveva essere la sorpresa della finale e lo è stato ottenendo un 13° posto nella gara dei 400hs con l’ottimo tempo di 1’00″17 e dimostrando il suo valore anche nella gara dei 110hs alla sua prima apparizione sulla distanza, contribuendo in modo determinante al terzo posto di squadra e Alessio Stecchetti giunto terzo nella gara dei 400m con il tempo di 50″50 alle spalle dei soli Galletti e Perrore, 8° nella gara dei 200m e autore di una grandissima prova di carattere insieme a Bihi, Moscatelli e Settimi nella 4x400m che, come era nelle previsioni, non ha deluso le attese. Per Alessio vanno spese due parole in più perché senza di lui e ovviamente senza l’impegno della società, la crescita di questo gruppo non si sarebbe potuta realizzare perchè ha saputo compattare i ragazzi e trasmettere entusiasmo a tutto l’ambiente, giunto all’appuntamento di Comacchio motivato come non mai.
Ma la nota più grande va fatta all’intera squadra perché è stato emozionante vedere tutti gli atleti incitare a gran voce i propri compagni nel momento in cui non erano impegnati nella propria gara con megafoni, trombe e soprattutto tanto tanto cuore perché è fortissimo l’attaccamento di tutti a questi colori che difendono con grandissimo orgoglio. Se la Libertas Orvieto è oggi tra le grandi società d’Italia, il merito è di un intero staff che ha saputo far crescere nel tempo i ragazzi orvietani, convinta che si deve investire nei giovani del posto che dimostrano più di altri l’attaccamento ai colori della propria città.
Al termine dei festeggiamenti un raggiante Carlo Moscatelli non può nascondere la sua incontenibile gioia per un risultato di grandissimo valore che premia il suo lavoro e quello dell’intero staff composto da dirigenti e da tecnici preparatissimi che hanno contributo a questo successo storico.
L’attenzione è rivolta ora all’intera città e all’amministrazione comunale, che ha il dovere di regalare una pista nuova a fantastici ragazzi che hanno portato il alto il nome di Orvieto.
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