Qualche giorno fa ci ha lasciato Oscar Achilli, per me un maestro di calcio e non solo.
I giovani di oggi non sanno chi era, ma quelli della mia età e con qualche anno di più, quelli che con lui hanno vissuto momenti indimenticabili, calpestato campi, mangiato la polvere, assaporato gioie, sanno chi era; un maestro del pallone, con una passione che al giorno di oggi, e non è retorica, se lo scordano, lui non lo faceva per interessi, ma spinto da una passione immensa, quella dello sport e del calcio.
Ha guidato il G.S.ORVIETO SCALO negli anni in cui era l’antagonista dell’ORVIETANA, portando la Società ad alti livelli di competitività nell’ambito regionale arrivando a gareggiare la “promozione”, che in quelli anni, parliamo degli anni 70’/80′ era una categoria di tutto rispetto.
Lo ricordo al “De Martino”, ci si allenava nel settore giovanile della Società, vedevo in lui, che allenava la prima squadra, con quella meticolosità che lo rendeva unico, correggendo difetti di ogni giocatore, trovandogli esercizi specifici per ognuno, l’allenatore perfetto.
Poi venne il giorno che feci parte del suo gruppo in prima squadra, momenti indimenticabili, allenamenti intensi, con esercizi ripetuti fino allo sfinimento, ma utili per migliorarsi, mi diceva “il tuo compagno migliore per allenarti è il muro, devi palleggiare con lui, finche il muro non si stanca”.
Preparava le gare nei minimi particolari non lasciando nulla al caso, pensava a tutto lui, nella sede ufficiale della Società che era il suo bar, il mitico” Bar Cinema Moderno” di Orvieto scalo, dove ci si incontrava e dove veniva esposta la lista dei convocati per la gara.
Purtroppo quando il G.S.Orvieto Scalo scomparve, il grande maestro venne dimenticato, e sono convinto che dentro di lui ha lasciato un grande vuoto, perchè Oscar viveva per il calcio.
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