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9 e 10 maggio: a Viterbo la prima gara di Drifting del centro Italia

Tutto pronto al Circuito Internazionale di Viterbo per ospitare questo fine settimana la seconda prova del campionato italiano di Drifting che ha preso il via il 18 marzo da S. Marino. Per il centro Italia si tratta della prima gara in assoluto di questa spettacolare disciplina automobilistica che, lontano da prove di velocità e da prestazioni cronometriche, trae la sua essenza nel puro controllo del mezzo in sbandata da parte del concorrente. La manifestazione che si svolgerà nell’arco di due giorni inizierà sabato alle 12 quando si potranno ammirare i piloti prendere confidenza con l’impegnativo tracciato viterbese attraverso turni di prove libere, mentre la domenica dopo aver effettuato nuovi giri di ricognizione i piloti scenderanno in pista per le competizioni.
Ad organizzare l’atteso evento il celebre pilota Graziano Rossi, padre del grandissimo campione Valentino. «Il mio obiettivo – ha spiegato Graziano Rossi – è quello di riuscire a portare questa disciplina, già popolare al Nord, anche nel resto d’Italia e per questo scopo Viterbo, trovandosi in posizione strategica, ha rappresentato il luogo ideale».
Molti i vip attesi a Viterbo per prendere parte alla prestigiosa manifestazione a partire dai grandissimi piloti Mattia Pasini (classe 250), Andrea Dovizioso (moto GP), Marco Simoncelli, campione del mondo in carica nella classe 250, Simone Corsi, vicecampione del mondo nella 125, e il pugile Vincenzo Cantatore.
Due le categorie previste dal regolamento di gara, la prima, denominata Racing, riguarda macchine con assetto da gara, mentre nella seconda, chiamata Street, partecipano auto di derivazione stradale.
Nato in Giappone alla fine degli anni ottanta, il Drifting, si evolse da attività clandestina svolta nei sotterranei delle grandi città Giapponesi in un vero e proprio sport con regolamenti e tecniche sempre più precise. Dai sotterranei si passò così a delle vere e proprie manifestazioni a carattere nazionale, che in breve tempo attirarono loro l’attenzione di media e curiosi. Da lì alla creazione di un vero e proprio campionato professionistico il passo fu breve e con l’istituzione del D1 Grand Prix il Drifting divenne disciplina sportiva regolamentata e esportata anche oltre Oceano.

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