Le poesie per raccontare e vivere la disciplina principe dell’Olimpiade: ecco “l’impresa” di Ennio Buongiovanni, appassionato giornalista sportivo, che sa creare emozioni insolite, vissute anche attraverso l’immagine di personaggi famosi. Oppure con il ricordo di Miguel Sanchez: nel segno e nel sogno della pace
Un tocco di grande forza comunicativa, di sensibilità e di umanità contraddistingue “E poi lo sparo” il libro di Ennio Buongiovanni, una raccolta che comprende 100 poesie dedicate all’atletica. Come la successione delle note scritte da un compositore e interpretate da un bravo pianista è in grado, con il gioco delle dita sui tasti bianchi e neri, di creare forte commozione, così i versi del colto ed appassionato giornalista sportivo sanno creare emozioni facendoci rivivere i dolori, le gioie, le fatiche, le speranze, le delusioni dell’Atleta con la A maiuscola. Non solo di chi è entrato nella storia dello sport, da Eric Liddell a Carlo Lievore, da Dorando Pietri a Paavo Nurmi, da Jesse Owens a Carl Lewis, da Dick Fosbury che da uomo che era / si è trasformato in salto al nostro Andrew Howe, solo per citare qualcuno dei celebrati, ma anche del maratoneta numero 9363 , lo sconosciuto milanese che a New York corre la maratona per ricordare l’emigrante zio Francesco.
SUL PODIO – Verità di sentimenti espressa, a volte, con un linguaggio molto semplice ma intenso, come per il vincitore che sul podio sapeva che in quell’istante / in quel brevissimo istante / la sua vita era allo zenith / e che una felicità così / non l’avrebbe mai più provata. E poi, epigrafi come in “Dorando”, poesia della memoria, o momenti lirici forti, oppure dolci poesie d’amore che rievocano Teseo ed Arianna. E poi ancora, immagini senza nome in cui viene celebrata la musicalità del corpo dell’atleta e immagini bellissime come quella di Abebe Bikila, l’atleta di un’altra dimensione che, nella magica notte romana, sfiora la terra con i suoi piedi scalzi. E, ancora, immagini di volo come nella splendida “Saltatore con l’asta” in cui la rapidità iniziale potenziata attraverso azioni e verbi tronchi (perforò…imbucò… staccò…flettè…si proiettò…) ci porta ad uno stacco finale, alla calma di un’operazione già fatta: C’era scritto Olimpo. / Non scese più sulla terra.
MIGUEL SANCHEZ – Una poesia fatta di cuore, mente, passione e solidarietà. Vengono infatti ripercorsi in silloge i drammi e i grandi momenti storici che hanno segnato il ‘900 ma anche, purtroppo, gli sportivi che quei momenti li hanno vissuti e ne hanno subito le conseguenze. Vogliamo sottolineare il coraggio civile dell’autore che, a più di trent’anni di distanza, ricorda la tragedia dell’argentino Miguel Sanchez , venticinque anni, amante della corsa, della poesia, della vita. Nella notte ti ammanettarono / e ti portarono via. Dove? Nessuno lo sa. / Forse in fondo al mare./ Diventasti, con altri trentamila, / un desaparecido. Il coraggio della memoria. Un libro da tenere sul comodino per riflettere, per non dimenticare. Un libro per tutti, ma soprattutto, come direbbe Miguel Sanchez : “Per te, atleta, che disprezzi la guerra e sogni la PACE”.
E poi lo sparo-100 poesie di atletica, di Ennio Buongiovanni. EditVallardi. Pagine 100, s.i.p.
Giuliana Cassani
www.gazzetta.it
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