Via libera alla piscina per il piccolo asmatico. Gli specialisti riuniti nei giorni scorsi a Napoli in occasione del Congresso “Progressi in Pneumologia” organizzato dall’Aimar (associazione scientifica interdisciplinare per lo studio delle malattie respiratorie) hanno a gran voce promosso l’attività in piscina puntando il dito contro corsa e ciclismo.
Correre, infatti, provoca una chiusura netta delle vie respiratorie; al contrario la piscina è una preziosa alleata per il respiro dei più piccoli perché non solo, a parità di sforzo con un altro tipo di sport, non causa una chiusura eccessiva dei bronchi, ma anche perchè l’aria umida delle piscine favorisce la respirazione.
Gli esperti hanno sottolineato l’importanza che i genitori prendano in considerazione numerosi elementi prima di iscrivere un bambino allergico e asmatico a qualche attività sportiva: se, ad esempio, l’allergene è costituito dalla polvere è bene evitare luoghi chiusi come le palestre, così come se la responsabilità è dei pollini il ciclismo e gli sport all’aria aperta possono rivelarsi un boomerang.
E la piscina? Sarebbe consigliabile evitarla solo se il piccolo è allergico alle muffe, ma in caso contrario il nuoto può rivelarsi senza dubbio lo sport più adatto.
fonte: www.paginemediche.it
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