Sembra, infatti, che il tipo di attività fisica influisca sul menù del post-allenamento. E, per una linea invidiabile, è meglio dedicarsi a una corsa al parco che a una bella nuotata in acqua fredda. Lo rivela uno studio condotto all’Università di Loughborough (GB), che spiega finalmente come mai, dopo la sessione di esercizio, c’è chi continua sulla buona strada concedendosi solo una salutare spremuta, e chi invece è preda di un’irresistibile voglia di cioccolato o biscotti. Alcune attività accendono il desiderio di ricaricarsi con snack sani, altre spingono verso spuntini accumula-calorie. Insomma, se l’obiettivo è una linea invidiabile, meglio scegliere con cura lo sport da praticare.
Ad esempio, spiega il ricercatore David Stensel, una lunga e faticosa nuotata in una piscina con acqua fredda può ‘regalare’ una voglia di cibi ricchi di grasso, mentre correre all’aperto in una giornata calda è in grado di spegnere la fame. “Se nuoti regolarmente in acqua fredda, il corpo trarrà dei benefici se la mente lo guida verso cibi utili a fare il pieno di grassi protettivi”, spiega l’esperto al ‘Daily Mail’. La chiave di questo meccanismo è nei livelli della grelina, un ormone che stimola la fame, mentre il peptide YY la sopprime.
I ricercatori hanno condotto i test su alcuni uomini impegnati in una sessione di 60 minuti sul tapis-roulant, scoprendo che questa intensa attività aerobica riduce temporaneamente l’appetito: fa crollare la grelina e aumentare il peptide spegni-fame.
E ancora, chi corre sulle lunghe distanze tende a essere molto magro e a reidratarsi con frutta e alimenti ricchi di acqua, mentre i body builder e chi fa sollevamento pesi sono più inclini a buttarsi sui carboidrati e sui cibi ricchi di proteine, che li aiutano ad accumulare muscoli. Stensel, che ha ottenuto i finanziamenti dalla British Heart Foundation per le sue ricerche, descrive il legame fra attività fisica e appetito in un libro (‘Influence of Resistence and Aerobic Exercise on Hunger’). Comminare a passo svelto non ha effetto sulla grelina, aggiunge l’esperto. Dunque dopo un’ora di questa attività la fame dovrebbe essere identica a quella di un’ora passata sul divano a guardare la tv. Inoltre l’effetto spegni-fame di una corsa al caldo dura da una a tre ore, il tempo per i livelli ormonali di tornare alla norma.
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