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Vola alto il San Venanzo, ora però non si può abbassare la guardia

E’ un momento delicato in casa biancazzurra. Dopo il girone d’andata affrontato con il vento in poppa, un breve stallo arrivato con la sconfitta casalinga contro un’ottima Julia Spello ed il pareggio fuori casa con il Bastardo. L’impegno settimanale vedrà gli uomini di Turchi affrontare un Campitello rigenerato. Una gara che si fa dunque fondamentale, come sottolinea Pierpaolo Tomassini, ormai da tutti considerato uno dei simboli di questo San Venanzo che naviga a vele spiegate nelle zone importanti della classifica. “Fare risultato a Campitello significa primo, tenerli a distanza secondo, ci permette di riprendere il buon cammino intrapreso fin’ora”. Il centrocampista sanvenanzese è fiducioso, nonostante la sua presenza in campo sia in forse, visto un leggero infortunio in settimana. “La voglia di tutti, è quella di riconfermarsi: se siamo arrivati fin qua significa che la squadra c’è – continua Tomassini – dunque perché non provare a fare i play off? Stiamo bene e l’intento è di provarci”.
Una stagione quasi esaltante e se si guarda indietro, la salvezza raggiunta ai play out solo a giugno, sembra tanto lontana.
Ma cosa è cambiato nel San Venanzo? “In estate si è lavorato bene: rispetto all’anno passato siamo in tanti ed i nuovi arrivati sono tutti di livello. Poi il tecnico, Ettore (Turchi, ndr) è competente, sa gestire il gruppo ed ha un gran feeling con la società”. Dunque un San Venanzo convinto andrà domenica a Campitello, nonostante ciò l’esperto giocatore conosce tutte le insidie che il prossimo turno di campionato riserverà ai suoi. La compagine ternana, rispetto all’inizio, si è rinforzata e si sono visti i risultati. “Sono loro i nostri avversari più temibili per un posto nei primi cinque – aggiunge Tomassini – è una squadra forte, con un bravo tecnico come Cruccolo, con arrivi importanti come Sciommeri e Conti. Visto come hanno scalato la classifica,nsembra la squadra più attrezzata per fare i play off”.

Ribadire chi è Pierpaolo Tomassini sembra quasi inutile ormai, in Umbria è conosciuto da tutti, dopo le sue esperienze, ultime in ordine di tempo, a San Marco e Pontevecchio. Senza dover ribadire le avventure con Guado e Perugia. La serie C è stata il suo habitat per anni con Teramo, Siena, Trieste, Como, Saronno, Cinzia e Piacenza. Il centrocampista si diverte ancora in mezzo al campo e chissà se nella sua lunga carriera potrà pure dire di aver portato San Venanzo, paesino di mille persone o poco più, nel massimo campionato regionale…

Il Giornale dell’Umbria – 06.02.2009
Agnese Vescovo

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