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Campagna contro la violenza negli stadi

Tre bambini che sorridono con le guance dipinte al modo “maori” dei colori delle rispettive squadre di calcio, biancorossi per il Perugia, rossoverdi per la Ternana e biancazzurri per il Foligno, e sopra lo slogan “Non spaventateci, emozionateci”, mentre in basso, sotto i gagliardetti delle tre società, un altro slogan spiega: “Distinti in un calcio che unisce”. È il manifesto della “campagna congiunta contro la violenza negli stadi”, promossa dalla Regione dell’Umbria, dal Comitato Regionale Umbro della Federcalcio e dai comuni di Perugia, Terni e Foligno, che stamani è stata presentata a Palazzo Donini nel corso di una conferenza-stampa tenuta dalla presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e dall’assessore allo Sport Silvano Rometti, con la partecipazione dei Comuni interessati, del presidente del Comitato Regionale Umbro della Federcalcio Luigi Rèpace, dei rappresentanti delle tre squadre e delle tifoserie. Lunedì 15 erano stati la stessa presidente, l’assessore Rometti, i sindaci delle tre città Locchi, Raffaelli, Marini e i presidenti delle tre squadre di calcio ad illustrare alla stampa il senso di una iniziativa, che, prendendo le mosse dai 6 “derbies” che vedranno impegnate Perugia, Ternana e Foligno (quest’anno per la prima volta insieme nella prima divisione del Girone “B2” della Lega Pro), era diretta a lanciare, a livello nazionale, il messaggio di un “calcio diverso”, fondato sulla sicurezza negli stadi, su un deciso “no” alla violenza ed un ritorno ai sani ed autentici valori del tifo.
“Oggi siamo in grado di presentare, nell’ambito di una campagna già ben delineata, le prime concrete iniziative di quello che intendiamo essere il messaggio della civilissima Umbria al mondo del calcio italiano”, ha detto la presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. “Il fatto che a distanza di pochi giorni ci presentiamo all’opinione pubblica su questo argomento – ha aggiunto –, è segno di quanta importanza esso rivesta per noi: il fatto che le nostre tre squadre militino nella stessa divisione dev’essere l’occasione per far sì che il calcio torni ad essere occasione di gioco e festa per le famiglie, contro la chiusura degli stadi, che sarebbe un vero atto d’inciviltà”.
   Coinvolgimento da protagonisti, nella campagna congiunta, delle famiglie, dei bambini e del mondo della scuola, attraverso la Direzione Regionale Scolastica: saranno i bambini – ha detto l’assessore allo sport della Regione Umbria Silvano Rometti, illustrando le iniziative della campagna –, che nei “derbies” accompagneranno per mano i giocatori della parte avversa; e i bambini del calcio giovanile, che giocheranno partitelle prima del “match”. E ci saranno anche – ha spiegato Rometti – trasmissioni televisive sul tema, ed un “evento importante”, ancora da organizzare, che coinvolgerà campioni, personalità dello sport, della cultura e dello spettacolo.

Le istituzioni e le società calcistiche umbre hanno altresì firmato congiuntamente una “lettera aperta”, nella quale si criticano le “porte chiuse” degli stadi, sottolineando come sia “più facile blindare un evento grazie ai divieti”, invece di venire incontro alle esigenze dei cittadini di “essere garantiti nella sicurezza delle persone e delle cose. La richiesta del calcio umbro consapevole e responsabile – è detto nella “lettera aperta” – è che questi eventi possano svolgersi con il pubblico, anche quello di diversa fede sportiva”. La lettera sottolinea la necessità di “isolare i violenti, indicandoli, rendendoli noti, visibili e punibili, senza soluzioni palliative: è questo il compito delle società e dei tifosi veri, un compito ingrato, ma che ci restituirà l’essenza del gioco e il sorriso del bambino che terremo per mano allo stadio”.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Maurizio Zampetti del Foligno Calcio (“Il calcio non è un incentivo alla violenza”); Federica Fioretti dell’A.C. Perugia (“Lo sport dev’essere l’unico messaggio vero per le sei partite di ‘derby’”); Beppe Signori per la Ternana (“Il comportamento dei giocatori in campo ha un grosso ruolo in questa iniziativa”). Per le tre amministrazioni comunali erano presenti gli assessori allo Sport del Comune di Perugia Ornella Bellini (“È una opportunità da mettere a profitto”); Massimiliano Romagnoli del Comune di Foligno (“I pilastri di questo progetto sono le società e il tifo organizzato”); e di Giuseppe Boccolini del Comune di Terni (“I recenti decreti del governo sul calcio sono un danno alla democrazia e alle risorse economiche”).
    “Al di là dei ‘derbies’ – ha affermato Luigi Rèpace, presidente del Comitato Regionale Umbro della Federcalcio – questa campagna va proseguita, perché è utile a tutto il sistema calcio. I violenti – hanno detto – non vanno coperti, ma denunciati”.
   Remo Gasperini, presidente dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva), ha ribadito il sostegno dei giornalisti alla campagna.The report notes that teacher retention is a struggle in the united https://buyessayonline.ninja states as well

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